martedì 30 agosto 2016

C.D.B.I. - Comitato per la difesa di Blue Ivy: siamo tutti Bluozzola

Benvenuti nel 2016, l'anno in cui metà del mondo (quella giusta e buona) ci abbandona e l'altra dà il peggio di sé. Nei giorni passati abbiamo dovuto ricordare che un popolo non si merita una catastrofe naturale per il suo passato fascista, oggi invece ci dedichiamo alla difesa di una bambina di quattro anni che tutti si ostinano a chiamare (immeritatamente) mostro: Blue Ivy Carter.



Non dobbiamo nemmeno spiegarvi chi sia, né chi siano i suoi genitori perché l'intero pianeta li conosce e così possiamo passare subito al nocciolo della questione. Nella notte tra domenica 28 agosto e lunedì 29 agosto ci sono stati i Video Music Award, ai quali ha partecipato anche Blue Ivy, che ha accompagnato la mamma alla premiazione. Al red carpet (che poi era bianco, per cui white carpet) si sono presentate con un look sicuramente stravagante e anticonvenzionale (oltre che firmatissimo), ma ad una poracciata come i VMAs la sobrietà non è ammessa.

Bionz ha preso ispirazione da Yzma di "Le follie dell'imperatore", forse ...

Dal momento in cui noi poveri spettatori da casa le abbiamo viste camminare sul tappeto bianco, i maligni - o come si chiamano oggi, gli HATERSSSSS - hanno passato il loro tempo insultando letteralmente la bambina. Inutile specificare che la questione stia continuando, sennò noi non avremmo tolto le ragnatele dal blog per scrivere questo post. 



Essendo noi fan numero 1 di Blue Ivy, ci siamo sentite in dovere di FARVI SAPERE CHE INSULTARE UNA BAMBINA DI QUATTRO ANNI SUI SOCIAL, DARLE DEL MOSTRO E DEL CESSO E' DA IDIOTI SENZA CERVELLO. Non è nemmeno una questione di "Tutti i bambini sono belli", perché, come per ogni cosa, ci sono quelli belli e quelli brutti. Il fatto è che si dà aria alla bocca sulla pelle di una persona che non conoscete e che neppure sa della vostra esistenza, ma di cui presto si renderà conto e certamente non per meriti onorevoli. Con quale faccia (metaforicamente, ma pure un po' fisicamente) vi permettete di sputare sentenze sul suo aspetto fisico? Ma cosa ve ne importa? Blue Ivy è una bambina afroamericana, figlia di afroamericani, ha i capelli ricci e neri, il naso piatto, le labbra grosse e la pelle scura: come diavolo sarebbe potuta nascere bionda, bianca, liscia e con il nasino all'insù, come? E non è più soltanto una dimostrazione di quanto le nozioni base di genetica non vi dicano niente ("Eh, ma avrebbe potuto prendere dalla madre!": in che modo i figli posso scegliere cosa ereditare dai genitori? Se scoprite la risposta, candidatevi al premio Nobel, buon per voi), ma si sono toccate vette in cui il razzismo lo si respira a pieni polmoni. Sì, dire che Blue Ivy è sempre spettinata e che Beyoncé dovrebbe fare qualcosa a "quei" capelli (meravigliosi, oltretutto) è razzismo, perché non capite che i capelli afro sono ricci e crespi di natura, che sono belli proprio perché "impazziti"e non hanno assolutamente bisogno che siano "messi a posto" sul modello caucasico per essere stupendi. Il vostro discorso è tutto basato sulla logica del "bianco è accettato, nero è evitato". Il vostro orizzonte è davvero così limitato, raga, dovete fare qualcosa per ampliarlo. Personalmente, poi, noi invidiamo molto la chioma di Bluozzola nostra.



Questione pettinatura a parte, sarebbe il caso che spendeste il vostro tempo in altri modi (piuttosto guardando anche "Cherry Season" su Canale 5 alle 14.45 ogni pomeriggio), invece di - lo ripeteremo fino alla morte del mondo - insultare una bambina di quattro anni. Non importa che Blue Ivy sia figlia delle persone momentaneamente più ricche e famose del mondo, non importa che Jay-Z non sia un adone: quello che fate voi è (cyber)bullismo nei confronti di una bambina che 1) ancora deve crescere, per cui non sapete come sarà da grande, 2) non può difendersi dalle vostre cattiverie. 
Giusto perché la soddisfazione di smentirvi non è mai troppa, vorremmo solo farvi presente che Beyoncé, il cui aspetto fisico tanto vorreste anche nella figlia, da piccola era la fotocopia di Blue Ivy e dalla foto potete benissimo notarlo:




Benvenuti nel 2016, l'anno in cui ancora dobbiamo scrivere e condividere prese di posizione contro degli idioti che insultano su internet una bambina di quattro anni. 
Blue Blue, noi ti vogliamo benissimo e ti abbracceremmo per sempre, ricordatelo. 







sabato 7 maggio 2016

Er Segreto - Puntatone serale del 5 maggio (#eifu)

Dopo una interminabile puntata di Striscia, tre ore di pubblicità e il riassunto di cui potevamo fare volentieri a meno inizia…


EEEEERRRRRSEGRETOOOOO che è a colori, per citare Ficarra.

Primo pensiero: Povero Hip!
Ma Cettina si è truccata? Si è fatta i capelli? Cettina mia bella, tu sei stata una zingara per 10281420721707140 puntate, nessuno ti voleva, nessuno ti pensava e nemmeno vedevi, poi grazie a chissà quale Madonna Hip si è innamorato di te e ti ha sposata e tu che fai? Perdi la testa per il primo grezzo che arriva a PV? Cettì ma facci il piacere. Tu dovresti andare e Lourdes a piedi a ringraziare la madonna ogni anno.
Mary sempre più scema, stupida e lagnosa che NCF e gira per i boschi che nemmeno Mowgli ma in realtà sola non è perché è con Tristan2.0 (per gli amici GIUNIOR, per gli amici degli amici #fakeCrist) con cui parla di tempo, solitudine, Esp, di Aurora la pazza e BOH. #fakeCrist si rompe le scatole (Mary NCF) e se ne va nelle sue stanze. Cià!
Aurora trema per la paura e Rosario piange tanto per cambiare, Aurora pure piange e scappa quando DonAnsy si avvicina che nemmeno Tarzan quando incontra Jane per la prima volta. Aurora è traumatizzata ma siamo tutti contenti così abbiamo l’ennesima scusa per piangere un po’, eh Rosario? (Fontana di Trevi inizia a tremare)
Ma in tutto questo Esp che fine ha fatto? La mamma gironzola per i boschi, la zia è diventata una passa psicopatica, la nonna piange E LA CREATURELLA?
Dio Cettina quanto sei stupida, tu e questo maledetto maglione giallo con tre maniche. Crepa tu e Santiaguito (a cui a breve troveremo un soprannome perché NCF)!
Di questi quattro fessi alla locanda nemmeno mi impegno ad ascoltare perché NCF e non ci interessa. USCITECI LA PSICOPATICA. No vabbè, ci interessa: Conr è afflitto perché Fulgy ha rovinato Aurora e Emilia vuole andare a trovarla. Blaterano, blaterano e alla fine la colpa è sempre di DonnaF.
DonnaF vestita come sempre benissimo parla con Prato che è seguito dall’ombra … Dio, Amalia, scansati anche ansia. Prato e DonnaF se ne vanno e Amalia il genio che fa? CHEFFAA? Corre come una cretinetta nello studio di DonnaF e va nel passaggio segreto STUPIDA AMALIA MERITI DI INCONTRARE IL FANTASMA DI GLIONAS (ma è morto?dalla regia mi dicono di sì anche se il poeta suo sosia è vivo, vegeto e cavalca canguri insieme a Soledad in Australia).
Per una volta che c’è una scena interessante eccallà che finisce e inquadrano Mary la lagna, che fa finta di leggere ma pensa alla cugina, figurati se sta capra sa leggere. Si preoccupa così tanto per Aurora da non sapere nemmeno che:
1. è tornata a casa
2. è diventata una psico che Brittany Murphy in Don’t say a word scansati
E come tutte le donzelle in difficoltà trema e ha paura STUPIDA CRETINA.
Amalia ha trovato Inessina
Inessina che si lagna e piange, piange e si lagna. AMALIA INGOIATI LA CHIAVE E LASCIALA MARCIRE QUELLA STUPIDA. Non farti intenerire da Inessina Amalia che questa si prende Prato e tu resti sola e perdi Filippo e il panaro.
(AIUTO PIERSY NON VEDO CANALE 5)
Mary si arrampica sugli specchi con il sapone (WTF) per non far capire a #fakeCrist che stava parlando di lui con Fe e si affida a lei per scoprire chi è davvero #fakeCrist. MARY TU SEI UN GENIO A-A-ASSOLUTO.
(ho sintonizzato di nuovo canale5, ma vedo ersegreto in bianco e nero: Ficarra mi senti?)
Tutti a casa di Aurora che si fa accarezzare la testa da Candela come farebbe un cane. Ma dico io se questa fosse pazza davvero riuscirebbe a sopportare tutta sta gente che sbraita nella stanza? NON CREDO PROPRIO, SCENEGGIATORI DEL SEGRETO, FATECELA.
Uniti insieme faranno tornare Aurora sana come una volta che Freud scansate proprio arrivano i plebei di PV.
Prato e Maury2 parlano ma NCF e non li ascolto, collegateci di nuovo con gli psichiatri di PV.
Amalia non ce la fa a farcela, però figlia mia se entri in un passaggio segreto te lo immagini che trovi qualcosa alla fine o no? Che senso ha che ha chiamato il padre per dirgli ho trovato una cosa ma non posso dirti niente? e allora perché lo chiami? Lo vedi che sei cretyyyyyna!!!
DonnaF si congratula con Fulgy per aver crepato il cervello di Aurora, bravo Fulgy tu non lo sai ma hai fatto un bene a tutta la comunità. MUTA AURORA MUTAHHH.
Santiaguito vuole baciare Cettina, Cettina vuole baciare lui ma si fermano in tempo.
HIP CANTA. La moglie ha quasi baciato un altro e lui canta NCF.
TU RINASCERAIIII CERVO A PRIMAVERAHHH.
Conr passione psichiatra parla con Aurora e lei reagisce come nemmeno King Kong e sbatte tutto per aria. GO AURORA GO!
Madonna Amalia fatti i fatti tuoi. Amalia non parlare con Bosco e fatti i fatti tuoi. Amalia pensa a Filippo e al panaro Amalia.

Alla prossima puntata!

domenica 17 aprile 2016

Voglio andare a Spoleto in compagnia di un prete, due carabinieri, un sacrestano e una perpetua

Giovedì scorso, mentre noi seguivamo fedeli come le vecchiette in processione Il Segreto, su Rai1 andavano in onda le ultime due puntate della decima stagione di DonMatteo; essendo anche fan della Combriccola di Spoleto, recuperiamo diligentemente la domenica sera sul sito raitv.it ciò che ci siamo perse in settimana.


(belli come il sole, come i modelli di Abercombie & Fitch)

La storia è sempre la stessa da 11 anni: viene commesso un omicidio di varia natura in una cittadina umbra - prima a Gubbio, ora a Spoleto - e Don Matteo (Terence Hill, senza Bud Spencer) scopre il cadavere. Subito dopo arrivano i carabinieri, il Capitano Giulio Tommasi e il maresciallo Antonio (detto Antonio, cit.) "Nino" Cecchini - questo molto amico del prete e suo eterno avversario sconfitto a scacchi - che probabilmente servono solo da figuranti per farci credere che Spoleto non sia protetta solo ed esclusivamente da Don Matteo. Nel corso degli episodi si sviluppano racconti paralleli che coinvolgono le famiglie e gli amici dei personaggi principali: c'è Bruno del Mondo di Patty che è un ex galeotto e lavora al Campovolo come Ligabue, la nipote del Maresciallo (Lia) che ha avuto un pupo (Antonio) e Margherita, la ex fidanzata del pm Gualtiero e promessa del Capitano Tommasi. A proposito di queste ultime due donne, la questione è davvero complicata, soprattutto perché noi - come altri - abbiamo impegnato una ship per Margherita e Giulio (il #teammargiulio) che è destinata a naufragare prima anche di raggiungere il largo. Ci spieghiamo meglio.
Il pm Gualtiero è arrivato in città con la fidanzata, Margherita appunto, una scrittrice di libri per bambini che lui sminuisce sempre e costantemente. Poco prima del matrimonio, Giulio e Nino (fingendosi Giuliana e Nina) riescono a far concludere quella relazione, provocando l'allontanamento di Gualtiero e la nascita del #teammargiulio. Passa poco tempo e torna a Spoleto Lia, la nipote del Maresciallo, all'ottavo/nono mese di gravidanza, dopo aver lasciato il padre del bambino (tale Daniele, il cui gusto artistico è volto verso bottiglie di champagne costose riempite di pipì di daino), mettendosi quindi in mezzo alla nostra ship. Il bambino nasce e in sala parto è presente Giulio, perché Nino si è sentito male dall'emozione e l'hanno portato via. Tempo una puntata, vediamo (sia noi che Margherita) il nemmeno troppo lento declino del #teammargiulio a favore della coppia Giulio-Lia; quando nessuno, men che meno la diretta interessata, se lo aspetta, il Capitano chiede alla sua fidanzata (ufficiale, non ufficiosa) di sposarlo, non senza perplessità da parte del pubblico circa il ruolo di Lia in questa faccenda. Chi ha visto giovedì la puntata sa già che che fine farà il #teammargiulio: proprio sull'altare, in pieno stile Ross Geller, Giulio cambia idea e decide di lasciare Margherita ("Sai, cara, ho sempre amato la nipote di mio suocero, ma ho preferito illudere te e le nostre telespettatrici") per Lia.

Morale della storia: SE NOI SHIPPIAMO QUALCUNO, STATE PURE TRANQUILLI CHE NON SALPERA' MAI QUELLA COPPIA.


venerdì 15 aprile 2016

EDIZIONE STRAORDINARIA: L'albero genealogico di Puenteviejo

Per definizione, i legami di parentela che vediamo ne Il segreto sono ben più complicati di quelli di Beautiful. Vediamo insieme come raccapezzarci in questo labirinto di fratelli, cugini, suoceri e compagnia bella!


Al momento, la situazione familiare a Puenteviejo è questa (click sull'immagine per ingrandire):



Er Segreto - puntatone serale del 14 aprile




Titolo: NON APRITE QUELLA BARA (sia mai che per una volta fate una cosa giusta).

Tale Tristan (che se fossimo negli Stati Uniti si sarebbe chiamato Tristan Junior, aka TJ, per gli amici GIUNIOR) arriva a PV con una bara, perché portarsi in giro una valigia non va più di moda e fa troppo oldstyle. Nella bara c’è Gonz, ma attenzione! Non si può aprire o la maledizione di CRISTL'INSEMINATORE fa morire tutta PV e poi finisce la soppopera (sì scritto proprio così).
Tutti piangono e credono al cesso e io non me ne faccio una ragione. Aurora e Mary piangono così tanto che tutte le fontane d’Italia scansatevi e non ci possono credere di avere una valida motivazione per frignare (nemmeno Emilia, Rosario e Candela scherzano, eh!). ALLELUIA. Perdiamo tempo con il funerale di un non morto e perdiamo altro tempo piangendo un non morto perché nessuno apre quella maledetta bara. Tutti piangono, piange anche DonAnsy, tutti dicono che lo amavano e cazzi e mazzi, ma ancora nessuno apre sta cazzo di bara. Il chirichetto di DonAnsy vorrebbe restare a casa a giocare PES e noi con lui. Dolores non ce la fa a non sparlare almeno il giorno del funerale e fa bene perché sta puntata è una palla.
DonnaF non crede in Tristan, perché finalmente in quel paese di dementi qualcuno ragiona.
Maury2 e Fe ovviamente ci devono far crepare in corpo, perché figuratevi se fanno mai mettere insieme una coppia che vogliamo noi. Lui vuole lei, lei vuole lui, MA NO, AMICI, NON CI PENSIAMO MANCO PEGNNNIENTE. Maury2 si va a confessare con DonAnsy perché non ce la fa più a tenersi il peso in corpo e mo che lo scopre DonnaF lo prende con il frustino che tanto ha spaventato Amalia (eh vabbè Christian Grey, mica la volevi come sottomessa?). Il capomastro sta per scoppiare e se non dice il segreto di Bosco a qualcuno, non riesce a fare sogni tranquilli, ma non ha il coraggio di dire tutto a DonAnsy perché ha paura che DonnaF lo mette spazzolare i capelli di Amalia. Fe, con la delicatezza che la contraddistingue, ferma Candela per chiederle se ha trovato quella cretina di Inéssina, CHE GRAZIE A DIO CI SIAMO TOLTI DAI PIEDI PER ORA.
Amalia si lagna perché DonnaF non è alla villa, Bosco non è alla villa: AMALIA BELLA, SE TU SEI ALLA VILLA E TUTTI SE NE VANNO FATTI DUE DOMANDE.
Cettina è diventata la nuova babysitter di Esp, che è l’unica gioia di questa puntata pallosa come poche. Aurora straparla che Esp non sorride da quando Gonz è morto: AURORA FACCELA OGNI TANTO. (Nel ci stiamo perdendo l’ultima puntata di Don Matteo per sta palla che NCF)
Mary piange, non mangia, piange, non dorme e come i bambini di 10 anni se non mangia tutto non esce di casa. DonAnsy sta diventando l’incubo di Rai, lui e quella benedetta lettera per Mary che quando gliela da ci togliamo il pensiero tutti
Alfonso Detective, come Gennarino nella terza stagione di Capri, cerca di scoprire da dove venga veramente Matias, il quale è stato minacciato dal finto padre (lo straccivendolo, come lo chiama la nonna) se non lo aiuta a scassinare la locanda. Povero Matias, ma che male ha fatto nella vita sto povero ragazzo per sorbirsi ste lezioni di Raimundo che chissenefrega? Con tutti i problemi che ha che gli interessa di queste strozzate, eh Rai?
Bosco è tornato a casa e Amalia la smette di rompere le palle a tutti, compreso Dio che poverino non ne poteva più. Che pesantume Amalia che sta facendo il terzo grado a Bosco. AMALIA TI DEVI FARE I FATTI TUOI!
Aurora il genio è scappata. brava scema così quando la trovano la buttano in carcere e DonnaF si mangia la chiave, oltre ad avercela con Dio che fa morire tutti quelli che la circondano, amen.
Che schifo trovano Aurora che dorme al cimitero. GERMI E BATTERI AURORA GERMI E BATTERI PER AMOR DEL CIELO. 
Hip con il camice lilla non teme per la sua virilità.
Dolores non ce la fa a farcela che Cettina sferruzza le scarpine per Esp. LETTERA APERTA A DOLORES: sti due matti non te lo fanno un nipotino, mettiti l’anima in pace.
IUNIOR TI ODIO TACI FALSO BUGIARDO MALEDETTO! Non fare il finto piangerello che si mette contro DonnaF che noi gli spoiler li abbiamo letti e sappiamo bene come va a finire. A BUGIARDO!
Finalmente DonAnsy porta sta benedetta lettera a Mary. Riusciremo a leggere prima la lettere di Gonz o quella di Gemmina custodita gelosamente in una cassaforte?

mercoledì 13 aprile 2016

Film spiegati male: Grease (Randal Kleiser, 1978)

Essenzialmente la storia di un gruppo di immigrati (per lo più di origine, oltre all'unica australiana) molto fashion che, negli anni '50, vanno a scuola solo d'estate e bevono frappé. Alla fine quella che deve fare il cambiamento più grande è Sandy la timorata di Dio, perché Danny Zucco mette soltanto su un po' di muscoli (sai che fatica!).


domenica 3 aprile 2016

Il seralone di Amici15: prima puntata

Finalmente il grande momento è arrivato: il seralone della quindicesima edizione di Amici di Maria De Filippi è cominciato! 

                                                     

Ad aprire questo primo puntatone del seralone c'è stata l'apparizione mariana, durante la quale Maria si è presentata con un outfit orribile ma su di lei accettabile, visto che starebbe bene anche con un sacco di iuta del caffè brasiliano. Subito dopo questo momento di religiosa contemplazione della Signora Mediaset, arriva la presentazione dei giudici, quest'anno con una formazione e una serie di compiti che qui cercheremo di sintetizzare:

  • Anna Oxa: new entry della giuria, non possiamo non ricordare la sua eccezionale esperienza a Ballando con le stelle. 
  • Loredana Bertè: in perfetta forma per giudicare le esibizioni, sappiamo che prima o poi litigherà ferocemente con Morgan e noi non vediamo l'ora di avere le gif.
  • Sabrina Ferilli: ancora non sappiamo che cosa ci faccia lì, visto che non se ne intende né di canto, né di danza e tanto meno di recitazione. "Gli artigggiani della qualità".

Il loro compito è quello di giudicare le esibizioni dei ragazzi, dare punti alle squadre, eccetera, A MENO CHE uno dei coach non decida di spegnere una delle tre per dare la possibilità a Morgan di dire la sua. Marco, come lo chiama Maria che se ne frega dei nomi d'arte, in tutta la serata ha dimostrato di meritarsi il posto che occupa indegnamente la Ferilli in quanto a cultura artistica e musicale. Poverino, inizialmente sembrava che si trovasse lì per caso, poi ha preso confidenza e si è lasciato andare. Nel corso della puntata siamo giunte alla conclusione che il suo ruolo sia quello di spodestare le tre donne sedute sulle poltrone dei giudici, come un colpo di Stato. Bravo, Morgan!
A due minuti dall'inizio della prima partita, Emma decide subito di spegnere uno dei tre giudici, Sabrina Ferilli, la quale non ha impiegato troppo tempo a dimostrare di essersi offesa per quella scelta. Ottima prova d'attrice, my friend! 
Arriva il momento del super ospite internazionale, Kevin Spacey, il quale - assistito dalla sola e unica Olga Fernando (santa patrona di tutti quelli che fanno il liceo linguistico) - si è dimostrato gentilissimo nei confronti dei ragazzi, più severo con i giudici e ha finto alla grande di essere attento durante tutta la puntata. 
La prima partita è vinta dalla squadra Blu (per cui noi tifiamo), capitanata da J-Ax e Nek, nella quale canta l'unico per cui vale la pena guardare Amici quest'anno: Sergione nostro. Dalla squadra dei Bianchi (coach: Elisa ed Emma) viene scelto per il ballottaggio finale il ballerino Emanuele, che non può quindi continuare la gara.
Nella pausa tra una partita e l'altra, le luci improvvisamente si spengono ed entra LEI, Giorgiamaura. Dall'anno scorso ad oggi non è mai andata via, ha abitato negli studio Elios ed è determinata a vincere Amici, a sfondare. Maria cerca di mandarla via, ma Giorgiamaura è più forte e resta lì. 
Seconda manche, vincono i Bianchi e mandano in ballottaggio un altro ballerino dei Blu il cui nome ci sfugge. Nell'andare a fare forza al proprio protetto, Ax e Nek si dimostrano dei tenerissimi inceppati che sarebbero capaci di perdersi anche con una cartina in mano: hanno avuto bisogno dell'aiuto del pubblico per andare nella saletta blu. Dopo la votazione finale, vincono i Blu ed Emanuele viene eliminato. 
Dopo circa due ore e mezza di trasmissione, ci rendiamo amaramente conto del fatto che siamo state tradite nell'anima: Natalia Titova come insegnante dei Bianchi invece che dei Blu. NON DOVEVI FARCELA, NATALIA. NON DOVEVI FARCELA QUESTA. 
Per concludere, vogliamo proporre un paio di gif di Trash Italiano che sintetizzano benissimo questo primo puntatone del seralone. Al prossimo sabato!

          (Lo sapevamo, Emma)

sabato 12 marzo 2016

Film spiegati male: "Amadeus" (Miloš Forman, 1984)

Mozart è tenerissimo con la parrucca rosa e la sua risata sembra quella di un cucciolo che abbaia, sua moglie si preoccupa finché non scopre che andare alle terme le conviene. Alla fine si scopre che sono dei falsi ricordi di Salieri che, vecchio e in manicomio, è convinto di aver ucciso Wolfi. 
Buoni motivi per inventare la macchina del tempo: fare amicizia con Mozart.



domenica 14 febbraio 2016

Che bello Bolle che balla - Di come la finale del Festival di Sanremo2k16 ha deluso tutti


Quella di ieri sera (che poi si è conclusa stamattina alle ore 1:47 circa) è stata la finale del festivàl di Sanremo più social degli ultimi 66 anni, a detta di chi lo ha fatto. Ma avranno davvero letto quello che su Twitter (e Facebook?) è stato scritto? Probabilmente no, ma non c'è da temere: noi siamo sempre state sul pezzo e non ci siamo perse un solo minuto della quinta serata. LET'S GET STARTED!
Cominciamo col dire che, durante quella che è stata una vera e propria maratona televisiva (tempo stimato: 5 ORE E DIECI MINUTI), la vera vincitrice è stata Virginia Raffaele: dopo le imitazioni di Sabrina Ferilli-Carla Fracci-Donatella Versace-Belén Rodriguez, per l'ultima serata si è presentata nei panni di se stessa,
dimostrando di essere perfettamente capace di stare in scena anche senza trucchi e parrucchi vari. Inoltre, il siparietto con Roberto Bolle ha dato il via ad una ship incredibilmente naufragata ancora prima di essere pensata. Brava Virginia, per noi è un 9!Lo stesso non si può confermare per Madalina (o come si chiama lei) e men che meno per Gabriel Garko, ieri vestito da cameriere. Non ci accaniamo ulteriormente nei loro confronti perché non siamo così sadiche.
La serata canora si apre con il vincitore della categoria Giovani, tale Gabbani, con la sua "Amen", un pezzo che ad un primo livello di ascolto sembra da soltanto oratorio (o da remake natalizio di Sister act), ma che ha un potenziale nascosto: in radio suona bene.I Bluvertigo, gli Zero Assoluto, i Dear Jack e Neffa vengono definitivamente eliminati perché a rischio, quindi la gara comincia e le nostre votazioni sono le seguenti, in ordine di apparizione (nelle parentesi tonde, il risultato della classifica finale).


  1. Francesca Michielin, "Nessun grado di separazione"[32,25/50] (2° posto)
  2. Alessio Bernabei, "Noi siamo infinito" [25/50] (14° posto)
  3. Clementino, "Quando sono lontano" [24,75/50] (7° posto)
  4. Patty Pravo, "Cieli immensi" [42/50] (6° posto)
  5. Lorenzo Fragola, "Infinit volte" [26,75/50] (5° posto)
  6. Noemi, "La borsa di una donna" [33,5/50] (8° posto)
  7. Elio e le storie tese, "Vincere l'odio" [41,5/50] (12° posto)
  8. Arisa, "Guardando il cielo" [34/50] (10° posto)
  9. Stadio, "Un giorno mi dirai" [34,7/50] (1° posto)
  10. Annalisa, "Il diluvio universale" [36,75/50]
  11. Rocco Hunt, "Wake up" [24/50] (9° posto)
  12. Dolcenera, "Ora o mai più (le cose cambiano)" [28,25/50] (15° posto)
  13. Enrico Ruggeri, "Il primo amore non si scorda mai" [35,75/50] (4° posto)
  14. Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, "Via da qui" [28,25/50] (3° posto)
  15. Valerio Scanu, "Finalmente piove" [29,25/50] (13° posto)
  16. Irene Fornaciari, "Blu" [30,75/50] (16° posto)


I super ospiti della 5^ serata del festivàl sono stati uno meglio dell'altro: Roberto Bolle, di cui sopra, che ha aperto la finale con una coreografia di neoclassico sulle note di "We will rock you" dei Queen, Cristina d'Avena, regina di tutti i cartoni animati giapponesi e pediatra dei pediatri, Renato Zero (grazie alle cui canzoni abbiamo potuto apprezzare Massimiliano Pani, figlio di Sua Maestà Mina Mazzini, scatenarsi a ritmo di musica con addosso i colori di #SanremoArcobaleno) che ha cantato, presentato il nuovo album dicendo la data sbagliata e fatto tutto un discorso con gli alieni, la musica, i giovani, le lasagne e la famiglia del quale abbiamo tutti genericamente capito che tra le righe ha fatto coming out. 
"Il tempo va e passano le ore", ma ci sono ancora altri ospiti: Beppe Fiorello che alle 0:45 si mette a cantare "Amara terra mia" (perdonaci, Modugno, ma converrai anche tu che non ce la si può fare nel cuore della notte), Willy William che cerca di svegliare tutti i presenti e gli spettatori con la sua canzone, poi finalmente Guglielmo Scilla aka Willwoosh e a questo punto sappiamo che non manca più nessuno e ci avviamo alla fine. Ah no! Mi stavo dimenticando di Pieraccioni e Panariello lì a presentare lo spettacolo che si terrà il 5 settembre all'Arena di Verona con la partecipazione di Carlo Conti. Ad un certo punto, nell'isterismo e nella rabbia generale, siamo riusciti a finire tutta la gente stipata dietro le quinte e pronta a presentare qualcosa sul palco dell'Ariston.
E' stato un vero e proprio parto, soprattutto visto il dolore provocato dalla classifica; come dice la Celentano:
                                     

Tra un ringraziamento e l'altro, si riapre il televoto per i tre finalisti e si consegnano i premi per Miglior testo (andato a "Amen" di Gabbani), Miglior musica (gli Stadio) e Premio della Critica (Patty Pravo). Quando arrivano i risultati, sul Twitter si scatena il finimondo: salvate i vecchi e i bambini, perché i twitteri non accettano certi scempi. La cosa che più ci ha sconvolto è il fatto che in potenza gli Stadio (un gruppo, con tutto il rispetto, di ultra cinquantenni) avrebbe gareggiato per l'Italia all'Eurovision Song Contest; fortunatamente hanno rifiutato e Francesca Michielin si è presa l'incarico. SANTA FRANCESCA DA X-FACTOR!

Anche quest'anno Sanremo è finito, abbiamo constatato che Vessicchio è il migliore sulla piazza, che l'arcobaleno ha illuminato tutto l'Ariston e che la musica "old age" in questo Paese vince sempre.

Congediamoci con questa gif di Massimiliano Pani e la moglie di Pavarotti che cantano "Kiss me Licia".
















domenica 7 febbraio 2016

Formation fa rima con Partition e con Platinum Edition

"Qualcosa di molto analogo a quello che sarebbe potuto accadere a Maria Callas [se avesse cantato "Il ballo del Qua qua" al posto di un'opera lirica, ndr], lo possiamo vedere in Beyoncé: travestita da Rihanna, mentre PARLA testi volgarissimi e auto-celebrativi che rispolverano vecchie critiche e vecchi rumour su una base musicale talmente banale che altre 200 mila identiche le trovate fatte da chiunque, prima ancora di pubblicare il "brano" ha pubblicato una nuova linea di vestiti a tema (anch'essa autocelebrativa e basta), poi ovviamente, in mezzo a tanta mediocrità e volgarità, ci aggiungiamo il messaggio politico talmente insignificante e banale che le persone troppo abituate ad affogare in simili merdate commercialissime (e fidatevi che non parlo della musica, ma di tutto il baldacchino) lo ritengono talmente importante da dire che tutto ciò sia "un importantissimo messaggio"... per capire quanto sia importante il messaggio, vi estraggo un pezzo di testo:
I SLAY
I SLAY
I SLAY
I'M THE BLACK BILL GATES
I SLAY
I SLAY
BITCHES
I SLAY
I GOT HOT SAUCE IN MY BAG, SWAG (?)
I SLAY
Comunque vorrei essere nero per comprendere tale merda. Perché sì, a quanto pare se non sei nero, un testo di merda del genere e una base talmente comune che posso fare al computer io stesso - CHE SONO BIANCO - in 10 minuti, la comprendi solo se sei nero.
Davvero, vorrei tanto che mi piacesse, ma quello che vedo è uno spreco di talento. Una donna intrappolata in stereotipi, volgarità camuffata male e musica di merda (che questo è) per niente unica e per niente personale (il bello della musica, una volta, era questo. Ci credete?).
Detto questo, tutto ciò me lo aspettavo da tempo e non mi ha traumatizzato. Mi ha solo fatto schifo. Tanto schifo."

Questo è il commento (in breve) della pagina Beyoncé presa da attacchi di schizofrenia durante le sue esibizioni live a proposito del nuovo video "Formation", pubblicato ieri sera (ora italiana) sull'internet. 

Iniziamo col dire che l'unica nota positiva di quei 4 minuti e 5 secondi è il cammeo di Blue Ivy - aka Bluozzola - che corre, vestita di bianco, con un paio di altre bambine. La sua presenza è giustificata dal testo: "I like my baby hair, with baby hair and afros" , per sottolineare che, essendo lei una bambina figlia di genitori afro, è normale che anche i suoi capelli lo siano (nessun riferimento agli inutili commenti fatti a tal proposito dai peggiori tabloid americani è casuale). Per noi, Bluozzola vince tutto. 
Il messaggio che il video e la canzone dovrebbero lanciare è legato alla discriminazione razziale e vicino alla causa #BlackLivesMatter; il graffita "Stop shooting us", la New Orleans del Carnevale e dei gospel cantati nelle chiese della comunità afro-americana, il ghetto e l'intera crew di attori e ballerini mostrano l'orgoglio dell'essenza nera di cui Bionzella si fa paladina (non che noi non l'avessimo già notato in questi ultimi 18/19 anni...). Ovviamente, il pubblico deve afferrare questa grandissima lezione di integrazione e umanità tramite la danza (che chiamarla tale è un complimento), oltre al fatto che DEVE  apprezzare questo esempio di pacifismo.
Il problema che riguarda "Formation" - che continua a far rima con "Partition", non dimentichiamocelo mai, per l'amor del cielo - non è tanto il cosa si vuole trasmettere, ma il come lo si vuole trasmettere: è indubbio che gli ultimi avvenimenti che giungono dagli USA non ci mettano davanti al Paese per cui Martin Luther King Jr. è morto, però è, a parer nostro, altrettanto indubbio che lo sculettage non c'entri un bel niente con la causa. 
La canzone e il video sono la peggior cosa mai uscita dalla mente di Bionzella dopo "Feeling myself" (feat. Nicki Minaj) e l'appropriazione della cultura indiana nel video di "Hymn for the weekend" (in cui la nostra Bionz è stata sostanzialmente ingaggiata come corista). Dall'uscita dell'ultimo visual album che porta il suo nome, "Formation" è la prova provata del fatto che una rivale in quanto ad autocelebrazione Madonna ce l'ha ed è Beyoncé. Pensavamo che più volgare di "Partition" non ci potesse essere niente, ma a quanto pare non è così. Come si legge nei commenti del sopra citato post, "i diti medi" non servono a mandare un messaggio di pace e speranza, ma nemmeno a dimostrare che quella è buona musica. Mah... Eppure le due cose possono convivere alla perfezione, se chi le unisce sa quello che fa e soprattutto ha un buon senso della misura e della decenza: nel 1996 Michael Jackson pubblica due video, girati da Spike Lee, per la canzone "They don't care about us" (un prison version e una versione girata nelle favelas brasiliane), inno all'integrazione e denuncia nei confronti delle ingiustizie sociali nei confronti di tutte le razze e le minoranze nel mondo. Il primo video, quello girato in prigione, era stato censurato (e qui il motivo del secondo) per la crudezza delle immagini mostrate. Forse Beyoncé è stata più furba, ha preferito mostrare il proprio corpo in abiti tipici del folklore degli afroamericani di New Orleans. Gli unici elementi "visivi" che ci sentiamo di difendere sono, oltre a Bluozzola, la scritta "Stop shooting us" e la polizia che alza le mani di fronte al bambino con la felpa nera e il cappuccio che balla. Tutto il resto è una cozzaglia di volgarità, stereotipi e scempi che soltanto sua maestà la convinzione, meglio conosciuta come Bionz, sa mettere insieme, facendola passare come chissà quale opera. 
Last but not the least: "Formation" è stata pubblicata qualche ora dopo la presentazione della nuova collezione di maglie e accessori (che riportano citazioni della canzone) sul sito di Beyoncé. Quando una miliardaria non sa cosa regalare a Pasqua alla figlia si assicura di averne altri nel caso in cui volesse comprarle un arcipelago, una miniera di diamanti o l'Argentina tutta: cosa non fanno questi Illuminati per i loro pargoli!



Morale della favola. Ancora una volta gli AMMEREGANI ci danno un'immensa lezione di musica facendoci notare che se non hai la pelle di un certo colore non capisci un cavolo di niente e quindi devi soltanto tacere. E io che pensavo che la musica fosse come l'Esperanto, una lingua universale, invece che un'ulteriore barriera... Quelle utopie! 

 



(un ringraziamento particolare va a Giada che ha contribuito a mostrare il nostro più grande disappunto)

lunedì 1 febbraio 2016

Ipotesi

Ragioniamo ipoteticamente, come i filosofi, e facciamolo circa la famiglia reale inglese.
Immaginiamo che Liz, all'improvviso, si ammali di... vaiolo e dopo pochi giorni muoia; il marito Filippo, essendo Principe consorte e quindi non in linea di successione perché pari alla regina, non sale al trono. A questo punto, viene incoronato re il loro primogenito, NonnoC (Carlo), che da Principe del Galles diventerebbe Re del Regno Unito e tutti gli altri; al suo fianco, la moglie, Cam-Cam Camilla Parker-Bowles. Per una curiosa coincidenza astrale, NonnoC viene deposto dal trono (probabilmente per incapacità di adempiere al suo ruolo, ndr), dunque lui e la ex Principessa del Galles vengono esiliati alle Isole Shetland.
Secondo la linea di successione, i prossimi sono William e Kate, seguiti dai pupi più belli del mondo George e Charlotte che vengono prima dello zio, aka il mio adorato marito, Harry. Sempre per una strana coincidenza, William e Kate vengono accusati di professare il cattolicesimo illegalmente proprio il mese successivo l'incoronazione di re Wills, perciò la corona passa sulla testolina dorata del nostro real Cicciobello Georgie. Sorge un problema, arrivati a questo punto: il re è troppo piccolo per regnare sul serio, la madre è stata opportunamente fatta sparire e la sorella è anche lei troppo piccola per stargli accanto; tocca andare avanti nella linea di successione. Ed è qui che arrivo io! ...Ah no, pardon, lapsus: ecco che arriva Harry, pronto a prendersi in carico la reggenza del nipote. Essendo io la sua cara mogliettina, il mio titolo sarà quello di Principessa consorte - o una cosa del genere.
Ma tutta questa ipotesi, quindi, PERCHÉ? La ragione è più facile di quel che sembra. Diventando Harry ed io reggenti del Regno Unito al posto del piccolo più bello del mondo, possiamo fare festa all day all night tutto l'anno a Bukingham Palace, organizzare parate e celebrazioni con nanielefantieballerine per le strade di Londra, viaggiare per tutto il mondo senza occuparci minimamente dei nostri doveri reali. Perché si sa: in UK, la regina regna ma non comanda.

domenica 31 gennaio 2016

A noi piace... il ristorante giapponese Haizu

Ieri sera, abbiamo deciso di onorare la nostra tradizionale abbuffata giapponese del sabato sera e siamo andate in un ristorante per noi nuovo: l'Haizu. Si tratta di un posto piuttosto carino e piccolo, con le pareti (ovviamente, per un giappo) marrone scuro e nero e le tende stampate a ideogrammi alla finestre.
Per una serie di vicissitudini, siamo entrate alle 20 e siamo uscite alle 23 circa. Appena ci hanno fatte sedere, abbiamo notato il primo pro della serata, ovvero la presenza di piatti sui tavoli - a differenza degli altri giapponesi in cui siamo andate che li portano solo se richiesti. La felicità di aver trovato questa sorpresa, però, non dura che il tempo del primo ordine, perché subito portano via tutto ciò che è stato utilizzato. Apriamo il menù e subito ci accorgiamo che la cena si prospetta faticosa dal punto di vista delle ordinazioni: sulle pagine non ci sono i numeri e poi i nomi dei piatti ma soltanto i nomi, per cui abbiamo dovuto sfoderare le nostre rinomate conoscenze di lingua giapponese e dettare ciò che volevamo alla cameriera. Quest'ultima è una ragazza molto gentile, che ha il solo difetto di contestare quello che ordiniamo ("E poi due onighiri al tonno e due al salmone" diciamo noi, "Ma c'è tanto riso intorno al pesce, gli onighiri sono grandi" risponde lei ... Ma che ti frega?, ci chiediamo) e che noi abbiamo rinominato Lucia, come la cinesina da cui andiamo a farci le unghie il cui negozio è di fronte all'Haizu.
Al primo round scegliamo, tra le varie cose, anche il meraviglioso Numero 4 - qui a forma di cuore e in quantità maggiore rispetto all'Imo 2, e con grande sorpresa gli onighiri che negli altri posti non fanno (perlomeno in Alessandria). Prima di poter avere tutte almeno una delle cose che abbiamo chiesto passa un po' di tempo, quantificabile - sulla scala di misura di Gordon Ramsey - così:



Sono lenti in questo ristorante, tanto lenti; soprattutto il cameriere che noi abbiamo abbiamo deciso chiamarci Giovanni, colui che vive ed opera con una flemma tale da mettere l'ansia a chiunque. Il pregio di aver aspettato tanto per mangiare i piatti è che il riso non ci è fermentato, insieme alla birra Hasahi Kirin (sostiene Ilaria), nello stomaco, quindi abbiamo avuto spazio per tutto.
I dolci che abbiamo ordinato, i Mochi mochi, non erano male, ma avendoli scongelati al microonde uno dei quattro pezzi era sciolto (tipo Ditto).

Bando alle ciance, passiamo subito ai voti di fine serata.
Servizio: Rosa 2, Fede e Sele 5, Ila 4
Menu: 8 8 8 8
Locale: 8 6 6 8
Conto: 9/10

venerdì 22 gennaio 2016

Film spiegati male: Victor Victoria (Edwards, 1982)

Ancora una volta Julie Andrews ci dimostra che noi non valiamo niente, nemmeno quando lei è costretta a fingersi uomo che si finge donna a sua volta. Fossi in noi mi ritirerei a vita privata.


 

 

 



Sanremo 2k16: le cover dei Big

Zio Carlo Conti ha parlato, finalmente sappiamo con quali canzoni del passato i venti Big della 66esima edizione del Festivàl della canzone italiana! Partiamo subito con un'attenta analisi dei brani che verranno cantati la sera dell'11 febbraio.
  • Patty Pravo - Tutt'al più (Patty Pravo) Lei, la Patty nazionale, ha già vinto tutto facendo una cover di se stessa. "Tutt'al più" è una canzone bellissima, di quelle che si ascoltano quando una storia finisce perché ci si vuole sentire vicini a qualcuno che ha vissuto la stessa situazione. Patty, io già ti voglio bene. 
  • Clementino - Don Rafaè (De Andrè) Clementino è colui che ha debuttato tre/quattro anni fa con un brano sul caffè, non potrò mai dimenticarlo. Si tratta di un rapper, almeno a quanto mi ricordi io, e in quanto tale la sua versione di "Don Raffaè" sarà... particolare. Chi vivrà vedrà!
  • Dolcenera - Amore Disperato (Nada) ESISTE ANCORA DOLCENERA? "Amore disperato" è un bel pezzo con un sound 100% Anni '80, cosa c'entra Dolcenera...
  • Alessio Bernabei - A mano a mano (Cocciante) Alessio Bernabei prima era il front man dei Dear Jack ma poi hanno litigato, così adesso sia lui come solista che il suo ex gruppo (con un altro cantante, che viene da X-Factor) si ritrovano a Sanremo. QUANTO E' SUBDOLO CARLO CONTI! "A mano a mano" è una di quelle canzoni di Cocciante che, devo ammetterlo, non avevo mai sentito - anche perché io sono un'abitudinaria e ascolto sempre le solite sue canzoni in loop. Mi sembra una strana combinazione Bernabei-Cocciante, non vorrei sbagliarmi, ma non ci conto molto.
  • Stadio - La sera dei miracoli (Dalla) Gli Stadio vivono e lottano con noi! Peccato che scelgano un'arma che io odio, ovvero Dalla, per cui per me possono pure arrivare ultimi. 
  • Annalisa - America (Gianna Nannini) Annalisa è una costante degli ultimi... boh, ventordici festival: non vince mai, arriva sul podio o lì vicina e l'anno successivo si ripresenta. Un premio alla costanza! Non mi convince la scelta di "America", perché il mondo di Annalisa e quello di Gianna Nannini sono praticamente agli antipodi. Non è detta l'ultima parola, però, perché Annalisa è brava. 
  • Neffa - 'O Sarracino (Carosone) Neffa io lo ricordo cantare un pezzo su di un gatto fuori di testa, nient'altro. Non riesco a capire cosa c'entri con Carosone, per me è un NO.
  • Valerio Scanu - Io vivrò senza te (Battisti) NONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONONO E NO. 
  • Noemi - Dedicato (Bertè) Ecco, Noemi che canta la Bertè, almeno a livello di voce, potrebbe anche starci. 
  • Zero Assoluto - Goldrake (Actarus) All'inizio pensavo che fosse una canzone di un gruppo indie, o cose del genere, ma poi ho scoperto trattarsi della SIGLA DI GOLDRAKE. Stiamo scherzando, spero! Già non riesco a concepire come gli Zero Assoluto ci siano ancora sulla piazza, in più fanno pure la cover della sigla di un anime degli anni '80(?)... Non voglio crederci.
  • Caccamo e Jurato - Amore senza fine (Daniele) Pino Daniele, riposa in pace. 
  • Dear Jack - Un bacio a mezzanotte (Quartetto Cetra) I retroscena Dear Jack-Alessio Bernabei li abbiamo già detti, per cui passiamo subito a quanto questa cover passerà per ridicola. O almeno, A ME sembrerà ridicola. 
  • Bluvertigo - La lontananza (Modugno) Una canzone che è un capolavoro, scritta da un uomo che ha dato tanto alla musica italiana e reinterpretato da un gruppo fantastico. Oltretutto, è il grande ritorno di Morgan a Sanremo dopo il casino del 2011, perciò do il mio nulla osta con grande piacere.
  • Lorenzo Fragola - La donna cannone (De Gregori) Per carità. Non saprei che altro dire.
  • Irene Fornaciari - Se perdo anche te (Morandi) La figlia di Zucchero ce l'ha finalmente fatta ad entrare nei Big del Festivàl e la sua scelta è caduta su una delle canzoni più hippie di Gianny nostro (seconda solo a "C'era un ragazzo").
  • Enrico Ruggeri - 'A Canzuncella (Alunni del sole) A mio avviso poco credibile, le motivazioni sono ovvie.
  • Francesca Michielin - Il mio canto libero (Battisti) Io ho sempre pensato che si chiamasse Francesca MICHELIN, questo per farvi capire quanto io conosca questa ragazza. La canzone che ha scelto è un po' hipster, lei mi fa venire il latte alle ginocchia come poca gente al mondo.
  • Rocco Hunt - Tu vuo' fa l'americano (Carosone) La sua scelta mi sembra la più azzeccata e coerente. Nothing else to say. 
  • Arisa - Cuore (Rita Pavone) Arisa, cosa stai facendo? EH?
  • Elio e le storie Tese - Quinto ripensamento (Fifth of Beethoven dalla Febbre del sabato sera) Anche quest'anno gli Eli mi dimostrano che ho ragione a ritenerli un gruppo che fa musica pseudo acculturata. La chiamavano mid-cult.

Per altri commenti al riguardo, cercatemi su snapchat: @chicago1940 oppure Selene Barbone,

venerdì 15 gennaio 2016

martedì 12 gennaio 2016

Il treno

Se pensate che questo sia un ennesimo post sui passeggeri tipo di un qualsiasi treno pieno zeppo di pendolari 5 giorni su 7 vi sbagliate, per questo finirete giù nella botola. Qua si parla di cose più serie: del tipo di treno, quello che fisicamente porta da un posto all'altro. 
Il più comune è treno marchiato FS che fuori è bianco con il tetto verde scuro e dentro vanta una vasta gamma di grigi e di tonalità di blu. I finestrini ci sarebbero pure, ma sono coperti al 90% dal colore dello spray colorato usato per scrivere cose come POLLOEPATATE (le cui A sono rigorosamente il simbolo dell'anarchia), ACAB (ascolta canzoni al bar), oppure lettere che messe insieme ai comuni mortali non dicono nulla MA SICURAMENTE SIGNIFICANO QUALCOSA DI NECESSARIO AL GENERE UMANO. Sì, come no. In generale su questi treni comuni o fa troppo caldo o troppo freddo, i cestini della spazzatura hanno le pareti intere ricoperte di cicles (per i non piemontesi, cicles = gomma da masticare) e non c'è spazio per appoggiare il gomito né a destra né a sinistra. La versione base ha lo schienale su cui si può appoggiare la testa comunque ci si metta, nell'evoluzione la sporgenza poggiacapoccia c'è solo da una parte. Alle ferrovie piace che ci venga male alla cervicale. Come dicevo prima, esiste un'evoluzione del treno medio: è leggermente più confortevole (schienale a parte), ha le prese della corrente e l'alto parlante che avvisa dove andiamo, dove ci fermiamo, che se non abbiamo il biglietto finiamo ai lavori forzati.
La seconda tipologia di treni è il VivAlto. No, non si ascoltano le Quattro stagioni come potrebbe suggerire il nome, ma semplicemente ci sono più posti perché è a due piani. Può capitare che sia un ibrido fra un treno medio e un'evoluzione, dipende come montano le carrozze, credo. In generale, sul VivAlto si sta bene. 
Una menzione speciale va fatta al Minuetto, che è un'ulteriore evoluzione di tutto ciò che è stato detto fino a qui perché, come vorrebbe il buon Hegel, è una sintesi del treno medio, dell'aggiornamento e del VivAlto. A volte si trovano anche degli schermi con il percorso fatto, il viaggio totale, ecc. N.B: su questo treno non fanno ascoltare Mia Martini 24h/7. 
Arriva ora il momento della Ferrari testa rossa dei treni, il Jazz. Più che composto da carrozze, questo treno sembra l'Enterprise talmente è bello e moderno, con la luce che si accende e si spegne, gli schermi che funzionano, dei colori decenti e il riscaldamento alla giusta temperatura. La prima volta che l'ho preso sono rimasta piuttosto sorpresa da cotanta bellezza: I want more! Potrei stare qui a tessere le lodi del Jazz tutt'a la vita, ma gli impegni sono tanti. 
Le frecce (bianche, rosse, argento) sono solitamente i treni per le tratte lunghe e in linea di massima il loro standard è (o dovrebbe) essere alto. Ammetto di non conoscere la classicfica finale del concorso Miglior freccia 2k16: i tre colori sopracitati per me non hanno un valore di merito o demerito, differenziano solo i vari treni. Personalmente, io ho sperimentato solo la freccia rossa nel tratto Roma-Genova e non è stato un brutto viaggio: i posti erano prenotati, avevamo il tavolino e le prese della corrente funzionanti. Per me è un sì. Credo che non tutte le carrozze abbiano i posti prenotabili e, comunque, è stato un caso che il nostro viaggio sia andato alla perfezione: spesso e volentieri questo treni hanno ritardi mostruosi (anche per lo standard di trenitalia) che fanno perdere anche quel poco di fiducia nell'umanità che ci restava.
Italo, se devo essere sincera, io l'ho sempre visto fermo in stazione. C'è davvero qualcuno che sale sullo shuttle di Luca Cordero di Montezemolo, diviso in carrozze che non ho nemmeno capito a cosa corrispondano? Boh, qui chiedo l'aiuto da casa. 

lunedì 4 gennaio 2016

Il Segreto - puntatona serale di domenica 3 gennaio



PUNTATONA SERALE DI DOMENICA 3 GENNAIO

La puntata di ieri sera è stata una delle più attese (insieme a quella in cui muore Crist e quella che andrà in onda stasera, 4 gennaio), presentata come "l'episodio in cui scopriremo il segreto dei segreti" - che, per la cronaca, già sapevamo tutti. Bando alle ciance, iniziamo!

Come ogni volta, si inizia con sei secoli di riassunto inutile e, finito questo calvario, ci accorgiamo subito di un dettaglio di non poca importanza: Emilia è sempre più abbronzata, come se in quel di Puenteviejo (per gli amici PV) ci fosse il sole tutto il giorno. Siamo perciò arrivate alla conclusione che Emilia sia parente di ZioCarlo Conti. L'evento clou della puntata è il tanto atteso matrimonio fra Mariana e Nicolas, al quale Rosario (madre della sposa e suocera di Emilia), che stravede per il futuro genero (la scemenza a quanto pare scorre nelle vene di quella famiglia), presenzia vestita di nero - pare per rendere chiare le sue intenzioni. #realaurora anche questa volta non cambia pettinatura, ça va sans dire. Per il ricevimento, Candela si occupa naturalmente della torta e i due scemi, Gonzy e Maria, la vogliono aiutare: ALLARME ROSSO A PV, I DUE SCEMI STANNO PER AVVELENARE L'INTERA POPOLAZIONE! TENETE LE DONNE E I BAMBINI LONTANI DALLA TORTA!
A questo punto ci sorge un dubbio piuttosto grande e al quale non sappiamo rispondere; chiediamo a voi, dunque, il perché le donne del Segreto portino gli scialle tutto l'anno. Si fanno le quattro stagioni di Vivaldi con 'sti cosi addosso che, per carità, belli sono belli, ma dubito che reggano al freddo di dicembre. Ma torniamo alle cose serie.
Dolores, come al solito, deve dare aria alla bocca dicendo cavolate e, improvvisamente, ci rendiamo conto che Il segreto è diventato Sensualità a corte, dato il numero di volta in cui la gente ripete "MADREEEEE" come Jean Claude (salutiamo Jean Claude che ci starà guardando). 
Finalmente è arrivato il grande momento, Mariana arriva in chiesa e i Carla&Enzo che sono in noi si rendono subito conto che "Ma come ti vesti?!" sarebbe dovuto esserci anche nel 1921. Insomma, quell'abito in raso grigio-azzurro e frange bianche nemmeno come camicia da notte potrebbe servire e poi le roselline in testa manco fossimo al saggio di quinta elementare. NO, MARIANA, NON ACCETTIAMO QUESTO SCEMPIO. A cerimonia finita si passa tutti alla locanda per festeggiare e vediamo che Emilia è la nonna più dolce e bella del mondo: le vogliamo bene. Un improvviso e breve spin off su Gonzy e Maria ci avvisa che finalmente il matrimonio fra lei e Ferny è annullato e scemo e più scema possono finalmente sposarsi. Viva gli scemi! 
Alla Villa, la vipera Bernarda vuole indurre DonnaF a cacciare Bosco, ma grazie a GEI ALTISSIMO E ONNIPOTENTE, nostra Signora di PV non le crede e difende il suo toyboy. Cara, Bernarda, non sai con chi hai a che fare.
IL MOMENTO IMPORTANTISSIMO DELLA PUNTATA PER CUI NOI TUTTI IERI MATTINA CI SIAMO SVEGLIATI arriva alla fine e scopriamo finalmente tutto quello che già sapevamo. Super flashback a quando Pepuslalevatrice ha partorito sotto le pietre, quando Crist si è dimostrato per la scemenza che lo caratterizza fin da sempre portando via la bambina appena nata e lasciando lì il corpo della moglie. Allo stremo delle forze, Pepa si accorge di avere ancora le doglie e, piena di coraggio, partorisce un altro bambino (il futuro Bosco, ndr), il quale viene raccolto da un'adolescente bionda che forse pensa che sia un bambolotto e se lo porta via, lasciando una seconda volta la levatrice tra il sangue e i resti di placenta. Pepa muore e, fuoricampo, qualcuno si porta via il cadavere.

STASERA IL CONTINUO.


sabato 2 gennaio 2016

Film spiegati male: Marie Antoinette (Coppola, 2006)

La storia di una quindicenne costretta a sposarsi un mozzarellone francese amante dei lucchetti che però si innamora dello svedese perché il fascino scandinavo va oltre la Rivoluzione francese.

+++ SPOILER ALERT +++ 
Alla fine tagliano la testa a tutti, pure (e soprattutto) al mozzarellone.