martedì 30 agosto 2016

C.D.B.I. - Comitato per la difesa di Blue Ivy: siamo tutti Bluozzola

Benvenuti nel 2016, l'anno in cui metà del mondo (quella giusta e buona) ci abbandona e l'altra dà il peggio di sé. Nei giorni passati abbiamo dovuto ricordare che un popolo non si merita una catastrofe naturale per il suo passato fascista, oggi invece ci dedichiamo alla difesa di una bambina di quattro anni che tutti si ostinano a chiamare (immeritatamente) mostro: Blue Ivy Carter.



Non dobbiamo nemmeno spiegarvi chi sia, né chi siano i suoi genitori perché l'intero pianeta li conosce e così possiamo passare subito al nocciolo della questione. Nella notte tra domenica 28 agosto e lunedì 29 agosto ci sono stati i Video Music Award, ai quali ha partecipato anche Blue Ivy, che ha accompagnato la mamma alla premiazione. Al red carpet (che poi era bianco, per cui white carpet) si sono presentate con un look sicuramente stravagante e anticonvenzionale (oltre che firmatissimo), ma ad una poracciata come i VMAs la sobrietà non è ammessa.

Bionz ha preso ispirazione da Yzma di "Le follie dell'imperatore", forse ...

Dal momento in cui noi poveri spettatori da casa le abbiamo viste camminare sul tappeto bianco, i maligni - o come si chiamano oggi, gli HATERSSSSS - hanno passato il loro tempo insultando letteralmente la bambina. Inutile specificare che la questione stia continuando, sennò noi non avremmo tolto le ragnatele dal blog per scrivere questo post. 



Essendo noi fan numero 1 di Blue Ivy, ci siamo sentite in dovere di FARVI SAPERE CHE INSULTARE UNA BAMBINA DI QUATTRO ANNI SUI SOCIAL, DARLE DEL MOSTRO E DEL CESSO E' DA IDIOTI SENZA CERVELLO. Non è nemmeno una questione di "Tutti i bambini sono belli", perché, come per ogni cosa, ci sono quelli belli e quelli brutti. Il fatto è che si dà aria alla bocca sulla pelle di una persona che non conoscete e che neppure sa della vostra esistenza, ma di cui presto si renderà conto e certamente non per meriti onorevoli. Con quale faccia (metaforicamente, ma pure un po' fisicamente) vi permettete di sputare sentenze sul suo aspetto fisico? Ma cosa ve ne importa? Blue Ivy è una bambina afroamericana, figlia di afroamericani, ha i capelli ricci e neri, il naso piatto, le labbra grosse e la pelle scura: come diavolo sarebbe potuta nascere bionda, bianca, liscia e con il nasino all'insù, come? E non è più soltanto una dimostrazione di quanto le nozioni base di genetica non vi dicano niente ("Eh, ma avrebbe potuto prendere dalla madre!": in che modo i figli posso scegliere cosa ereditare dai genitori? Se scoprite la risposta, candidatevi al premio Nobel, buon per voi), ma si sono toccate vette in cui il razzismo lo si respira a pieni polmoni. Sì, dire che Blue Ivy è sempre spettinata e che Beyoncé dovrebbe fare qualcosa a "quei" capelli (meravigliosi, oltretutto) è razzismo, perché non capite che i capelli afro sono ricci e crespi di natura, che sono belli proprio perché "impazziti"e non hanno assolutamente bisogno che siano "messi a posto" sul modello caucasico per essere stupendi. Il vostro discorso è tutto basato sulla logica del "bianco è accettato, nero è evitato". Il vostro orizzonte è davvero così limitato, raga, dovete fare qualcosa per ampliarlo. Personalmente, poi, noi invidiamo molto la chioma di Bluozzola nostra.



Questione pettinatura a parte, sarebbe il caso che spendeste il vostro tempo in altri modi (piuttosto guardando anche "Cherry Season" su Canale 5 alle 14.45 ogni pomeriggio), invece di - lo ripeteremo fino alla morte del mondo - insultare una bambina di quattro anni. Non importa che Blue Ivy sia figlia delle persone momentaneamente più ricche e famose del mondo, non importa che Jay-Z non sia un adone: quello che fate voi è (cyber)bullismo nei confronti di una bambina che 1) ancora deve crescere, per cui non sapete come sarà da grande, 2) non può difendersi dalle vostre cattiverie. 
Giusto perché la soddisfazione di smentirvi non è mai troppa, vorremmo solo farvi presente che Beyoncé, il cui aspetto fisico tanto vorreste anche nella figlia, da piccola era la fotocopia di Blue Ivy e dalla foto potete benissimo notarlo:




Benvenuti nel 2016, l'anno in cui ancora dobbiamo scrivere e condividere prese di posizione contro degli idioti che insultano su internet una bambina di quattro anni. 
Blue Blue, noi ti vogliamo benissimo e ti abbracceremmo per sempre, ricordatelo.